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Troppi contenziosi nelle scuole, il sistema va riformato

Il caso del liceo Verga di Adrano dimostra la fallibilità dell’autonomia scolastica che, senza i necessari controlli, rischia di trasformarsi in anarchia

30/06/2021

“La situazione del liceo Verga di Adrano è diventata ormai insostenibile e perciò sollecitiamo il ministro Bianchi ad intervenire per riportare tra la comunità scolastica quel clima di serenità indispensabile per lavorare bene e che adesso manca, provocando gravi danni agli studenti impegnati in questi giorni negli esami di Maturità”. A lanciare l’appello al vertice di viale Trastevere è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, riferendosi al caso dell’istituto della provincia di Catania dove il dirigente scolastico avrebbe revocato numerosi docenti interni dal ruolo di commissario d’esame in seguito ad alcuni procedimenti disciplinari avviati mesi fa. Nella stessa scuola, inoltre, i docenti lamentano il continuo mancato rispetto delle delibere del Collegio dei Docenti.

“Questo caso dimostra la fallibilità dell’autonomia scolastica che, senza i necessari controlli, rischia di trasformarsi in anarchia. Situazioni come quella di Adrano non sono infrequenti, in più occasioni abbiamo purtroppo riscontrato un uso improprio di potere da parte di alcuni dirigenti scolastici a danno dei docenti che, per difendersi, possono rivolgersi soltanto alla magistratura. Ed è noto a tutti come i tempi della giustizia, soprattutto in alcune zone d’Italia, siano lenti. Sarebbe, dunque, quanto mai necessaria una riforma di carattere legislativo del sistema del contenzioso nelle scuole, che miri a creare collegi di conciliazione e ad evitare che gli insegnanti siano costretti a sostenere di tasca propria le spese legali, diversamente dai presidi che possono contare sull’Avvocatura dello Stato. Per garantire che le sanzioni disciplinari non siano utilizzate come armi improprie, inoltre, analogamente a quanto avviene con il Consiglio Superiore della Magistratura, la Gilda propone da sempre l’istituzione del Consiglio superiore della docenza, a garanzia della libertà di insegnamento”, conclude Di Meglio.

Roma, 28 giugno 2021
UFFICIO STAMPA GILDA INSEGNANTI

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