mercoledì 24 novembre 2021
Le scriventi OO.SS., in seguito all’esito negativo del tentativo di conciliazione esperito ex art 11 dell’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero del 2 dicembre 2020, in base agli artt 10 e 11 dell’Accordo medesimo proclamano lo sciopero generale di tutto il personale docente, Ata ed educativo del Comparto Istruzione e Ricerca – Settore Scuola per l’intera giornata del 10 dicembre 2021, con le seguenti motivazioni:
Rinnovo del CCNL 2019/2021 sotto il profilo normativo e retributivo
- stanziamento risorse aggiuntive per ridurre il divario esistente tra le retribuzioni del settore, a parità di titoli di studio, alla media di quelle del comparto pubblico e in prospettiva alla media dei paesi europei;
- incremento del fondo per la valorizzazione della professionalità docenti e definalizzazione degli aumenti eliminando ogni riferimento a: “dedizione all’insegnamento, impegno nella promozione della comunità scolastica e la cura nell’aggiornamento professionale continuo”.
- incremento del fondo per la contrattazione integrativa delle istituzioni scolastiche;
- estensione della card docenti al personale precario e al personale educatore ed Ata;
Obbligo formativo del personale
- sancire che l’attività di formazione e aggiornamento professionale come prestazione lavorativa vada considerata, ai sensi del CCNL, nell’orario di servizio, così come affermato dalla Corte di giustizia europea e sottoscritto nel patto sul lavoro pubblico da CGIL, CISL e UIL
In tema di relazioni sindacali
- va affermata la centralità delle prerogative contrattuali rispetto alla legge come strumento di potenziamento della funzione unificante che il sistema di Istruzione e Ricerca svolge per l’intero Paese. Va escluso l’intervento unilaterale su materie di competenza dellacontrattazione quali la mobilità, la formazione, la valorizzazione professionale e in generale su tutti gli aspetti attinenti al rapporto di lavoro, come, del resto, previsto dal T.U. n 165/2001.
Organici e stabilizzazione precari
- proroga al 30 giugno 2022 dei contratti docenti e Ata sul cosiddetto “organico covid” eliminando per i docenti il vincolo di utilizzo per le sole attività di recupero degli apprendimenti.
- riduzione generalizzata del numero di alunni per classe e per istituzione scolastica, come da Patto per la Scuola Governo/sindacati del 20 maggio scorso prevedendo anche aumento di organico, come recupero dei tagli degli ultimi venti anni.
- costruzione di un sistema strutturale e permanente di abilitazioni nella scuola ai fini della stabilizzazione del precariato in favore dei precari con almeno 3 anni di servizio, docenti già di ruolo
- superamento dei vincoli imposti al personale neo assunto sulla mobilità
Personale ATA
- indizione del concorso riservato per gli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA con tre anni di servizio, compresi coloro che sono sforniti di titolo di studio specifico;
- incremento dell’organico Ata implementando i parametri di distribuzione del personale alle scuole anche in ragione delle sempre più crescenti esigenze di sicurezza con particolare riferimento al profilo di collaboratore scolastico, stante l’intesa MI/sindacati del 18 maggio scorso.
- superamento blocco quinquennale ai fini della mobilità dei Dsga neo assunti
Sburocratizzazione del lavoro e semplificazione
- limitare all’essenziale la documentazione relativa ai processi didattici e amministrativi;
- valorizzare l’autonomia progettuale dei docenti che si esplica nella dimensione individuale e collegiale;
- snellire i procedimenti amministrativi eliminando confusioni e conflitti di competenza con altri enti pubblici;
Dimensionamento delle autonomie scolastiche con 500 alunni
- Rendere permanente e fruibile la norma transitoria sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche con 500 alunni
Autonomia Differenziata
- superamento di ogni iniziativa di devoluzione delle competenze in materia di istruzione